Sai cosa ti dico? Non m’importa. Non m’importa di tutto quello che ti hanno fatto e fatto patire, non m’importa dei soldi che non avrai più e dei regali che non mi potrai più fare, non m’importa di come sono andate le cose, perché tu sei in piedi e hai tutte le qualità per ripartire. Hai lavorato per trent’anni, hai guadagnato per trent’anni, hai cresciuto una famiglia meravigliosa, hai cresciuto me, e non mi hai mai fatto mancare niente. Fosti ingegnere, in questi anni di crisi. Fino ad oggi. Ma con le spalle un poco curve mi ripeti che non è facile, ed io lo capisco. Ma sei forte, fortissimo, ed io lo so, perchè quando ero piccola mi portavi in spalla fin sopra ai colli senza lamentarti mai, ed ora porti in spalla ben di più. Porti in spalla l’amarezza di dover abbandonare la sicurezza, e immergerti nel buio dell’ignoto. Porti in spalla tutte quelle persone che ti hanno voltato le spalle nel momento in cui bisognava decidere. Porti in spalla tanti sacrifici, e la prospettiva invisibile dei giorni a venire. Porti sulle spalle me ancora, ed io mi sento scivolare giù. Mi hai dato tanto in questi anni, forse troppo, forse non lo meritavo, forse…forse bastava un tuo bacio. Ma ora che ho i tuoi baci, non riesco ad essere felice. Mi dici che hai paura, e lo capisco. Mi dici che c’è la crisi, e lo so già. Mi dici che la nostra famiglia ha bisogno del tuo lavoro, e cj credo. Ma vederti così mi fa stare male. Sento come un nodo in gola, e ti guardo, e vedo i tuoi occhi, ma non trovo che un luccichio debole, e un velo di tristezza e delusione. Sei sempre stato il mio piccolo eroe, ed ora non posso non provare tristezza con te. Non lo meritavi, non meritavi tutto questo, tu, che ti sei fatto in quattro per tutti, tu, che hai risparmiato le monetine per un futuro che ora appare ancora più nero. Facevamo progetti, sognavamo di partire, ed io non vedevo la crisi, guardavo oltre, sempre avanti. Ho attorno a me tutti i tuoi soldi spesi, tutto il tuo amore raccolto in cento oggetti che forse mai userò più. Li stringo al petto, e sento il sacrificio che ti sono costati, il sudore che ti ha attraversato la fronte, ma ora che ti guardo non vedo più quel sorriso di allora. Non sorridi più, e mi manchi. Mi manca il babbo allegro che mi faceva il solletico quando ero arrabbiata, il babbo che mi diceva sempre che sarebbe andato tutto bene, che si sarebbe sistemato tutto, mi manca il mio babbo. E lo so che non è facile, te lo leggo negli occhi, e non ti nascondo che ho paura, perchè sono cresciuta, e so che ci vuole del tempo perché le cose si aggiustino davvero, ma voglio vederti felice, perchè hai una famiglia che ti porterà sempre per mano qualunque cosa accada. Scusami se non ho mai il coraggio di dirti nulla, scusami se non ho le parole che cerchi, quelle che tu mi hai tante volte ripetuto, scusami se le mie mani stanno in tasca e non riescono ad abbracciarti come vorrebbero, scusami se ti voglio bene a modo mio. Vorrei poter risolvere questa assurda situazione che mi pesa sullo stomaco come un macigno, e vorrei poterti dire che sarai sempre il papà migliore del mondo, anche se ora le cose cambieranno. Ho come la sensazione di aver perso l’innocenza di quand’ero bambina, come se ora il passato avesse acquistato un significato diverso, prezioso, unico. Lo rimpiango, perchè allora eri felice, ed io ero felice, e tutti lo eravamo, perchè non c’era il timore di questo mondo in bilico sul vuoto. Mi dispiace per come è finita, perchè di tutto quello che hai fatto ti resta solo un ricordo, ma devi andare avanti, ci sono persone che credono in te, ed io prima tra quelli, voglio che tu prenda in mano la tua vita, come afferravi salda la tua cartella, e voglio che tu corra verso la tua meta, perchè so che ce l’hai, e la vedo con te. Caro papà, ti porterò per mano con me fino a dove il mio cuore potrà, e ti accarezzerò come una farfalla accarezza un fiore, e ti dirò le parole dolci che non ti ho mai detto, e tu non le sentirai, perchè la mia voce è tanto flebile davanti a te. Babbo mio, perdonami per l’appoggio che ti manca, ma se provi ad ascoltare, ora che sogni sereno, sono io, che ti sto tenendo la mano, e sono io, che ti sto sussurrando “Andrà tutto bene, fidati di me”
Eh… ho un nodo in gola.
Se è per il post…non so che dirti, mi fa piacere davvero tanto che sia nata un’emozione dalle mie parole, perchè mi rendo conto che non è facile… Ci tengo molto a questo articolo e puoi immaginarlo… grazie del commento 🙂
Quanti sacrifici si fanno per i figli.
In questo mondo assurdo che ogni giorno diventa sempre più invivibile. . Chi a troppo chi invece si deve conservare le monetine che oggi ci chiedono gli extra comunitari e non ci rimmangono neanche quelli.
Stiamo vivendo brutti tempi con i figli tutti lontani per un lavoro.
Ogni tanto abbraccia il tuo papa,abbiamo bisogno del vostro affetto
Baci :**
Ti ringrazio del commento! Purtroppo hai ragione… lo farò 😉
Un abbraccio